Deepfake: la guida utile
Deepfake: cosa sono e come riconoscerli?
Quello dei deepfake è un fenomeno largamente diffuso e inarrestabile ormai da qualche anno. Lo ricordiamo, essi sono il frutto delle più recenti tecnologie. Per la loro creazione, infatti, vengono sfruttati intelligenza artificiale e deep learning.
Utilizzati sia per scopi ludici che per attività illecite, i deepfake pongono sul tavolo numerose sfide etiche, legali e sociali. In questo articolo esploreremo cosa sono i deepfake, come riconoscerli e le implicazioni legali e sociali che ne derivano.
Un deepfake è un contenuto multimediale, contraffatto grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Negli ultimi anni, sono stati utilizzati per diffondere disinformazione e fake news, alterando la percezione pubblica di eventi e persone. Alcuni video deepfake sono stati creati per cyberbullismo o per danneggiare la reputazione di individui noti e meno noti.
Esistono diversi software disponibili per creare deepfake. Alcuni di questi sono open source, mentre altri sono app commerciali progettate per l’intrattenimento o la manipolazione più sofisticata. Questi strumenti sono alla portata di chiunque abbia competenze di base in informatica, aumentando così il rischio di un uso improprio.
Vale la pena sottolineare che, accanto agli utilizzi illeciti che se ne fa, la tecnologia alla base dei deepfake è utilizzata anche per scopi che nulla hanno a che fare con atteggiamenti malevoli. Si pensi, ad esempio, all’uso di questa tecnologia in ambito cinematografico.
Come riconoscere un deepfake
L’individuazione di materiale multimediale contraffatto non è un compito semplice, anche se ci sono degli indizi che possono metterci in guardia.
Ad esempio, anomalie nella sincronizzazione delle labbra, stranezze nell’illuminazione del video, e incongruenze nei dettagli visivi come il movimento innaturale degli occhi o la qualità della pelle. Anche l’audio può presentare segnali di manipolazione, come cambiamenti improvvisi nel tono o nella qualità del suono.
In definitiva, per smascherare un deepfake occorre analizzare i dettagli.
Il MIT Media Lab del Massachusetts Institute of Technology di Boston ha fornito delle linee guida piuttosto dettagliate per identificare i deepfake.
Inoltre, ha messo a punto una sorta di test sull’argomento cui ci si può sottoporre on line per testare le proprie capacità di riconoscimento di materiale artefatto.
Implicazioni legali e sociali
Il fenomeno solleva importanti questioni legali, in particolare per quanto riguarda la privacy e il diritto all’immagine. Attualmente, il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) in Europa offre una certa protezione, ma la rapida evoluzione della tecnologia richiede nuove leggi specifiche per affrontare queste sfide.
Data la capacità dei deepfake di manipolare la realtà in modo convincente, molti esperti suggeriscono la necessità di una normativa specifica. Questa normativa dovrebbe definire chiaramente taluni limiti di utilizzo e stabilire sanzioni per l’uso non autorizzato dei dati personali in tali contenuti.
È fondamentale, infine, che le leggi e le tecnologie di rilevamento si evolvano insieme a queste minacce per proteggere gli individui e la società dagli effetti dei deepfake.