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Global Innovation Index - immagine evocativa

Global Innovation Index

GII 2025: l’Italia avanza, ma resta indietro sull’adozione tecnologica

Il Global Innovation Index 2025 è uno degli indicatori internazionali più autorevoli in tema di innovazione. Pubblicato dalla World Intellectual Property Organization (WIPO), misura la capacità dei Paesi di generare e applicare innovazione, analizzando performance, investimenti e risultati in ambito tecnologico, economico e scientifico.

L’edizione 2025 offre un quadro chiaro delle sfide globali che il mondo dell’innovazione si trova ad affrontare, ma anche delle opportunità per i Paesi che investono in digital transformation e ricerca.

Il rapporto evidenzia una fase di profonda transizione, in cui i sistemi dell’innovazione si stanno adattando ai cambiamenti geopolitici, ai rapidi progressi tecnologici e a nuove forme di collaborazione. Le scoperte scientifiche convergono a una velocità mai vista prima.

L’avanzamento dell’intelligenza artificiale, dai modelli fondamentali ai sistemi autonomi, promette di ridisegnare interi settori industriali, i mercati del lavoro e le strutture sociali. Parallelamente, prosegue lo sviluppo del calcolo quantistico e delle tecnologie per l’energia pulita, ma restano aperte questioni cruciali come governance, inclusione e responsabilità etica.

In questo scenario di transizione, gli indicatori dell’innovazione globale delineano un panorama complesso e in continua evoluzione.

La metodologia del Global Innovation Index 2025

Prima di analizzare i risultati, è utile ricordare alcuni aspetti del metodo di ricerca.
Il ranking del Global Innovation Index si basa su oltre 80 parametri, suddivisi in sette pilastri principali: istituzioni, capitale umano e ricerca, infrastrutture, sofisticazione del mercato, sofisticazione del business, output della conoscenza e output creativi.

L’obiettivo è misurare non solo la capacità di un Paese di generare innovazione, ma anche di trasformarla in crescita economica sostenibile.
Il GII, dunque, non fotografa soltanto gli investimenti, ma la reale capacità dei sistemi economici di tradurre ricerca e tecnologia in valore.

Global Innovation Index 2025: i trend globali

L’edizione 2025 del GII segnala una ripresa dell’innovazione mondiale, dopo il rallentamento seguito alla pandemia e alle turbolenze economiche.
Ai vertici della classifica si confermano Svizzera, Stati Uniti, Singapore e Corea del Sud, seguiti da Svezia e Paesi Bassi.

Avanzano con decisione anche le economie asiatiche emergenti, in particolare Cina, India e Vietnam, grazie a investimenti mirati in ricerca, formazione tecnica e infrastrutture digitali.

Il report mette in luce un forte impulso verso intelligenza artificiale generativa, robotica avanzata e deep tech orientata alla sostenibilità e all’energia pulita: settori destinati, secondo la WIPO, a guidare la prossima ondata di innovazione globale.

L’Italia nel Global Innovation Index 2025

L’Italia mantiene una posizione stabile nel ranking, confermandosi tra le economie “moderatamente innovative”, ma ancora distante dai principali Paesi europei.

Il nostro Paese mostra buoni risultati nella produzione scientifica, nel design industriale e nella manifattura avanzata, ambiti in cui competenze tecniche e creatività si combinano efficacemente.
Restano però criticità strutturali nel trasferimento tecnologico e nella digitalizzazione delle PMI, dove il divario con gli altri Paesi dell’Unione resta significativo.

Il report sottolinea, inoltre, la necessità di rafforzare l’ecosistema dell’innovazione, favorendo una collaborazione più solida tra università, imprese e istituzioni pubbliche.

Il Global Innovation Index 2025 conferma che l’innovazione è il motore della competitività globale.
Per l’Italia, la sfida è trasformare la qualità della ricerca e del capitale umano in crescita economica concreta, sfruttando pienamente il potenziale digitale e tecnologico.
Solo un ecosistema realmente connesso e orientato alla collaborazione potrà consentire al Paese di colmare il gap con le economie più avanzate e di giocare un ruolo da protagonista nella nuova era dell’innovazione.