L’ European Digital Identity Wallet è un progetto ambizioso sostenuto da Stati membri ed enti governativi attraverso accordi commerciali con grandi aziende tech.

L’idea di un Digital Identity Wallet nasce dalla volontà della Commissione Europea di creare un unico sistema di identità digitale valido all’interno dei confini dell’UE, capace di unificare le diverse soluzioni di identificazione elettronica degli Stati Membri, nel rispetto del Regolamento elDAS.

L’obiettivo è quello di un’identità digitale uniforme per tutti i cittadini europei, un modo sicuro e semplice per utilizzare i servizi online dell’UE, come la richiesta di prestiti o la richiesta di benefici sociali, senza dover fornire ripetutamente le stesse informazioni personali a ogni ente. 

L’uso pratico del wallet

Come si legge sul sito ufficiale della Commissione Europea, L’ European Digital Identity Wallet potrà essere utilizzato, ad esempio, per:

• usufruire di servizi pubblici;
• aprire un conto in banca;
• presentare la dichiarazione dei redditi;
• iscriversi a un’università;
• conservare una ricetta medica utilizzabile ovunque in Europa; 
• noleggiare un’automobile usando una patente di guida digitale.

Con questa soluzione, in definitiva, si intende offrire ai cittadini europei maggiore flessibilità, privacy abbinata ad accessibilità a servizi di qualità superiore. 

Sicurezza e tutela dei dati

Grande attenzione è posta verso la sicurezza e la tutela dei dati: il portafoglio digitale parrebbe essere un sistema di autenticazione che difficilmente può essere compromesso da hacker. Per l’implementazione del wallet, infatti, si prevede di utilizzare un’applicazione mobile che funzioni con l’ausilio di token digitali o altri metodi di verifica.

Inoltre, il titolare del portafoglio avrà pieno controllo dei propri dati e la possibilità di scegliere quali informazioni condividere e con chi, senza la necessità di fornire copie cartacee dei propri documenti di identità.

Al momento l’ European Digital Identity Wallet è in fase di sperimentazione e dovrebbe essere disponibile a partire dal 2024, andando ad integrare le funzionalità offerte dai sistemi di identità digitale esistenti a livello nazionale.