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Il codice sorgente del World Wide Web all’asta

L’informatico Tim Berners-Lee ha recentemente deciso di vendere le prime stringhe di codice utilizzate per creare, nel 1989, il World Wide Web.

L’asta è stata organizzata e gestita da Sotheby’s.

A renderla distintiva, la vendita del primo codice sorgente World Wide Web sotto forma di Nft, ovvero come Token Non Fungibile.

L’asta si è tenuta dal 23 al 30 Giugno e le stringhe di codice sono state vendute per ben 5,4 milioni di dollari. Il ricavato, hanno dichiarato Berners-Lee e la moglie Rosemary, sarà devoluto in beneficenza.

Come già detto, le stringhe di codice sorgente sono state vendute in Nft. I Non-Fungible Token consistono in certificati di proprietà unica di risorse digitali, archiviati e monitorati tramite la blockchain. Chi acquista una risorsa in modalità Non-Fungible Token in realtà non acquista l’opera in sé; l’acquirente infatti acquisisce la possibilità di dimostrare un diritto sull’opera, generalmente garantito grazie ad uno smart contract.

Nel caso specifico di Berners-Lee, Sotheby’s ha messo all’asta una collezione di quattro diversi articoli come un unico Nft digitale. Quest’ultimo include: un file originale con data e ora del codice sorgente scritto per il progetto, un video di Berners-Lee mentre redige il codice, una sua lettera sul processo di creazione del codice e un “poster digitale” del codice da lui creato.

Scegliendo di vendere la sua invenzione come Nft, Berners-Lee non ha fatto altro che condividere la sua invenzione con tutti e senza trarne mai profitto con il brevetto ufficiale.