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IA e lavoro

L’impatto dell’intelligenza artificiale sul mercato del lavoro

Il mondo sta assistendo a una trasformazione epocale grazie all’avanzamento dell’intelligenza artificiale (IA). Un segnale tangibile di questa rivoluzione è stato il lancio di ChatGPT, un modello di IA capace di svolgere un’ampia gamma di compiti in modo automatico. Questo rappresenta solo uno dei numerosi esempi di strumenti di IA che sono diventati accessibili al pubblico, dimostrando il progresso che questa tecnologia ha compiuto nel corso degli anni.

Lo sviluppo inarrestabile dell’intelligenza artificiale ha inevitabilmente aperto il dibattito su come essa influirà sui vari ambiti della società.

In particolare, ci si chiede come il suo sviluppo influirà sul mondo del lavoro. Se da una parte c’è il timore che l’IA possa “rubare” posti di lavoro, dall’altra c’è la consapevolezza che questa tecnologia potrà apportare dei benefici importanti in termini di produttività, in ambito aziendale.

In realtà, possiamo dire che i futuri sviluppi dipenderanno molto dalle azioni compiute da imprese e governi.

Se da una parte l’IA porterà all’automatizzazione di molti compiti, dall’altra è vero che porterà anche la necessità di nuove figure professionali specializzate e, quindi, ad un aumento nelle assunzioni.

Al momento non è possibile mostrare dati a supporto di questa tesi poiché l’adozione dell’IA è ancora agli inizi e sono troppo poche le aziende che ne fanno uso. Ma gli investimenti in questo settore crescono rapidamente e presto avremo risposte più certe.

Ciò che è sicuro è che lo sviluppo inarrestabile dell’intelligenza artificiale dovrà necessariamente portare con sé interventi in due ambiti in particolare: uno è certamente quello legislativo, l’altro è quello della formazione.

In ambito legislativo, molti Paesi si stanno già muovendo per regolamentare l’adozione e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale

Lato formazione, è necessario agire soprattutto a favore dei lavoratori meno qualificati. Ma la strada da percorrere è ancora tanta. I governi dovrebbero incoraggiare le aziende ad erogare formazione ad hoc che possa incrementare il livello di competenze in termini non solo di hard skills ma anche di soft skills.

Quanto detto fino a questo momento, è stato esplorato da uno studio Ocse/Oecd, il primo ad analizzare le future conseguenze dell’introduzione dell’intelligenza artificiale su lavoro e lavoratori.

In conclusione, l’avanzamento rapido dell’IA richiede misure proattive per guidarne l’impatto sul mercato del lavoro e sulla società e un dialogo aperto e collaborativo tra governi, industria e esperti per garantire la sicurezza, l’equità e la protezione dei diritti umani.