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Pianificazione dello sprint

Pianificazione dello Sprint: suggerimenti utili

Pianificazione dello Sprint e come migliorarla: vuole essere questo il focus del nostro articolo. Tuttavia, prima di addentrarci nell’argomento è necessario fare una premessa.

Ciascun evento Scrum ha una serie di caratteristiche uniche e può essere eseguito in infiniti modi diversi.

Le modalità con le quali si procede sono influenzate da: natura del progetto su cui stiamo lavorando, la maturità dei nostri team, le dimensioni della nostra organizzazione, ecc.

Tuttavia, possiamo affermare che esiste un modo di procedere generico grazie al quale si possono ottenere i migliori risultati indipendentemente dal tipo di progetto, organizzazione o team che abbiamo. Un’efficace pianificazione dello sprint, infatti, si raggiunge quando si hanno tutta una serie di ingredienti necessari.

Ma quali sono questi ingredienti?

Inputs per la pianificazione dello Sprint

Prima di iniziare il nostro sprint planning, è necessario definire alcuni fattori:

  • Capacità del team. La capacità del team (o dei team) è necessaria per poter conoscere la quantità di “tempo” che dobbiamo coprire con le attività per lo sviluppo del nostro progetto. Nel computo delle tempistiche, è bene considerare variabili come: il tempo investito negli altri eventi Scrum, il tempo impiegato per eventuali riunioni ricorrenti, vacanze programmate.
  • Refined Backlog. Da un punto di vista personale, il refinement of the backlog va considerato come un evento formale, esattamente come gli altri. Ecco perché ogni riunione di planning è necessaria per arrivare con un product backlog affinato e aggiornato nel precedente Sprint.
  • Roadmap del prodotto. Qual è il modo migliore per sapere quali sono le priorità successive? La risposta è semplice: la product roadmap, creata e aggiornata con i principali stakeholder. Anche se la product roadmap ci aiuta in una visione d’insieme, il product owner avrà una spiegazione degli elementi più rilevanti e dove si trovano.
  • Backlog di miglioramento. Uno dei punti più importanti per un team è sapere cosa può migliorare nel prossimo Sprint e queste informazioni possono essere raccolte all’interno delle riunioni retrospettive. In questo modo, si ottiene un elenco di migliorie da allineare con le attività da sviluppare.
  • Definition of Ready / Definition of Done. Il team Scrum deve conoscere tutti i criteri sia per considerare un task finito sia per averlo pronto per un eventuale step di produzione. Questo è necessario per aiutare il team di sviluppo a evitare perdite di tempo

Attività̀ da svolgere durante la pianificazione dello Sprint

Una volta definiti i fattori sin qui elencati, possiamo iniziare la nostra sessione di pianificazione. In fase di riunione di pianificazione, è necessario iniziare ad assegnare il lavoro che deve essere sviluppato durante il prossimo Sprint (indipendentemente dalla durata di questo). Il lavoro assegnato, deve riempire la capacità di ciascun membro del team. Fondamentalmente, ciò che dovrebbe essere fatto è:

  • Discutere e verificare ogni backlog item, l’obiettivo di questo, i criteri di accettazione per considerare l’attività finita, eventuali restrizioni e/o dipendenze e stime sia in punti storici che in tempi possibili.
  • Aggiornare o persino suddividere l’elemento backlog in base ai feedback ricevuti durante la riunione di pianificazione.
  • Creare stime dimensionali (punto storia, tempo) con la partecipazione dell’intero team.
  • Verificare che i criteri definizione di pronto (Ready) e definizione di fatto siano inclusi e soddisfatti. Un elemento, infatti, non può essere contemplato per funzionare se non è conforme alla definizione di pronto.
  • Creare un piano per eseguire e completare ciascuno degli elementi più importanti, che possono includere tecniche e best practice per lo sviluppo delle attività. Questo piano è creato dal team di sviluppo.

Outputs per Sprint Planning

Dopo aver preparato tutte le nostre voci e aver realizzato e riempito la capacità del team con le attività prioritarie, ciò che si otterrà saranno due output da ispezionare durante lo Sprint nelle riunioni quotidiane e alla fine dello Sprint nelle sessioni di revisione e retrospettiva. Questi output sono:

  • Obiettivo Sprint. È fondamentalmente l’obiettivo che vogliamo raggiungere alla fine dello Sprint e che può contenere diverse informazioni relative a ciò che vogliamo raggiungere o consegnare ai principali stakeholder e al team in generale.
  • Backlog dello Sprint. È la somma dello Sprint goal, degli elementi del product backlog scelti per lo Sprint, che sono già stati discussi, analizzati, stimati, ecc. più il piano d’azione su come creare il product increment che è stato anche discusso e creato dal team.

Se alla fine della nostra sessione di pianificazione non abbiamo questi due output metteremo a rischio la qualità e l’avanzamento dell’incremento desiderato.

Conclusione

Sintetizzando, ci sono diversi modi per svolgere una sessione di pianificazione. Ogni organizzazione, team e progetto sono diversi. Gli “input” e gli “output” qui menzionati ci auguriamo rappresentino una soluzione se non stai ottenendo i risultati attesi nelle tue sessioni di pianificazione o se senti che manca qualcosa.